venerdì 19 giugno 2020

Sagrada. Recensione Personale del Gioco di Società





Chi ci segue sui profili social sa che qualche giorno fa su Bon Culture è uscita un'intervista alla fondatrice di questo blog. Poche domande sulla sua grande passione, ossia i giochi di società. Subito dopo quest'intervista non abbiamo potuto fare altro che constatare l'assenza di recensioni sui giochi da tavolo in questo blog, per questo abbiamo chiesto appunto a Sonia di consigliarci qualche gioco.

Covid19 permettendo abbiamo scelto tra i tantissimi giochi presenti nella sua camera, il primo da farle recensire, sia per i colori della scatola che per il gioco stesso. Ci siamo innamorati dei dadi colorati. 

SAGRADA

Lo scopo del gioco è quello di diventare mastro vetraio, partecipando alla creazione della vetrata della Sagrada Familia. A disposizione 90 dadi colorati da piazzare attraverso carte obiettivi, carte schema e carte utensili, sulla Plancia che riproduce la vetrata. Sembra un gioco da ragazzi ma se ci soffermiamo sul regolamento ci accorgiamo che i dadi non possono essere ripetuti per numero e colore e i dadi possono essere piazzati solo adiacenti al primo dado e quindi, tutto diventa magicamente difficile. Durata del gioco, 15 minuti. 



CONSIDERAZIONI PERSONALI

Un gioco davvero molto facile da capire, che consiglio a tutte le famiglie. Originale, colorato e che stimola la concentrazione. Molto amato dai piccoli della famiglia che quando giocano a Sagrada, preferiscono farlo completamente in silenzio (tv e telefoni spenti) per concentrarsi meglio sul piazzamento del dado. Allora immaginate di avere 4 ragazzi in casa durante la quarantena. Cosa dareste per 10 minuti di silenzio? Noi giocavamo la carta vincente, Sagrada. E via, la pace dei sensi. 
Un gioco che rilassa, aiuta a controllare la calma e insegna ai più piccoli il rispetto di un regolamento da seguire.

I punti negativi che ha questo gioco. Non mi piacciono i materiali dei segnalini favore, che mi ricordano molto le pietre in vetro che compri dai cinesi per riempire i vasi centrotavola. Non mi piacciono i tondini segnapunti, di cartone, piccoli e insignificanti (sono sicura che li perderò). Un difetto a cui io do molto peso e la mancanza sul regolamento della spiegazione delle varie carte obiettivo pubblico. Sarà che ho problemi personali sulla comprensione dei testi, ma ho dovuto chiedere aiuto agli esperti di giochi perché non sono proprio facili da capire. Bastava una spiegazione con gli esempi e passava la paura.

Questo gioco è terzo nella mia personale classifica dei giochi di società e se proprio dovessi dargli un voto direi 8 su 10. Lo consiglio.

Resto a disposizione per qualsiasi informazione a riguardo. 

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