giovedì 2 gennaio 2020

Dove la terra trema. Recensione Personale Film


Netflix da qualche giorno mi sta proponendo sempre il trailer di "Dove la terra Trema" ed oggi, dopo l'ennesima proposta di questo trailer, ho deciso di vedere il film in compagnia del mio ragazzo, un po' più incline ai thriller ed agli enigmi. Vediamo di cosa tratta:

DOVE LA TERRA TREMA


Wikipedia dice: Dove la terra trema (Earthquake Bird) è un film del 2019 scritto e diretto da Wash Westmoreland. Il film è basato sull'omonimo romanzo di Susanna Jones. Nel 1989 la giovane inglese Lucy Fly si trasferisce a Tokyo, dove inizia a lavorare come traduttrice. Ben presto inizia un triangolo amoroso con la connazionale Lily e con un fotografo locale di nome Teiji. Quando Lily scompare, Lucy viene sospettata del suo omicidio.

CONSIDERAZIONI PERSONALI

Questo film supera di gran lunga la lista di quei film con trame che cercavo di capire, discutendone con quei finti radical chic tutto "musica indie" e "semi di zucca bio senza sale" che frequentavo quando vivevo a Forlì. Un'ora e quarantasei minuti di dialoghi, quasi sempre a due, lenti ma così lenti che quell'ora e quarantasei sembrava non passasse più. La storia è carina, trasmette anche qualcosa di positivo, ma le scene ed i dialoghi sono davvero molto flemmatici. Per essere un film del genere Thriller/Drammatico mi aspettavo un po' di azione, invece no: una coppia, una ragazza che si intromette nella coppia e la conclusione scontata della fine di un' amore e di una vita. Dove la terra trema, l'uccello del terremoto, mi aspettavo pure qualche terremoto in più (se non vero), possibilmente nella storia a tre, tra la visionaria, il pazzo e la spregiudicata. Invece è tutto un dialogo silenzioso e apatico che annoierebbe chiunque. In un'ora e quarantesei minuti nessuno ha gridato, nessuno ha avuto una crisi isterica, nessuno ha spaccato nulla. Come si fa? La tua amica ti ruba il ragazzo psicopatico e tu non fai nulla, proprio nulla? Ma davvero dite? Carine alla fine di tutto le inquadrature sui paesaggi Giapponesi. Secondo il mio parere, si poteva strutturare meglio il tutto, con qualche azione tra un dialogo e l'altro e alzando leggermente il "volume" dei dialoghi. Non posso pensare che là fuori la gente si ammazza ed io tranquillamente me ne sto sul mio futon a piangere senza stropicciare gli occhi, incolpandomi di cose non fatte, pur di stare in pace con me stessa. Non mi piace neanche come sia finita la storia tra i due protagonisti. Se c'era un messaggio nascosto vi giuro che non sono riuscita a capirlo. Bisogna perdonare e non dimenticare? Bisogna reagire ad un amore malato ponendo fine a tutto? Perché muoiono tutti con un buco in testa? Mah. Un giorno l'umanità mi ringrazierà, nel frattempo pop corn per tutti dalla vostra Sonia

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