venerdì 20 dicembre 2019

Un gesto d'amore, la mia scelta di donare i capelli per i malati oncologici



Buongiorno lettrici del blog dalla vostra Chiara, oggi non voglio parlarvi di skincare ma di un progetto sociale che, secondo me, meriterebbe di avere la giusta visibilità: parliamo di donazione di capelli.
Quest'anno ho voluto tagliare i capelli, dopo ben due anni e mezzo che non lo facevo, per donare i miei capelli in favore di chi, a causa di gravi malattie, si ritrova a perderli in seguito a pesanti terapie farmacologiche o problemi di tipo dermatologico.
Non è stata fin da subito questa la mia intenzione, in verità volevo inizialmente solo liberarmi di 5/6cm di lunghezze giusto per alleggerire la mia massa complessiva.
Poi ho pensato: e se qualche cm in più aiutasse qualche persona in difficoltà?!?
La mia enorme empatia e sensibilità mi ha portato ad immedesimarmi in qualcuno che si vedesse costretto a perdere i capelli, a come potesse sentirsi; per me i miei capelli sono stati una protezione, un'armatura contro il mondo esterno. Ho smesso di tagliarli proprio in corrispondenza dell'inizio di un bruttissimo periodo psicologico per me, colmo di perdite sia di affetti che di progetti che vedevo sfumare e farsi polvere tra le mie dita facendomi sentire impotente; mi sono dedicata a loro lavandoli con prodotti biologici, maschere ed impacchi, allo scopo di farli crescere sempre di più: mi facevano sentire sicura.
Non erano semplici capelli, ma nascondevano tanto altro.
Quindi perchè non dare questa sensazione di protezione anche a chi si trovava in questa terribile situazione e magari, come me, aveva fatto dei suoi capelli un'armatura esattamente come avevo fatto io con i miei...?!?
Alle volte perdere la propria chioma in seguito ad aggressive chemioterapie o malattie può scatenare nel malato stesso un meccanismo pericolosissimo: il malato potrebbe perdere la voglia di stare in mezzo agli altri, potrebbe chiudersi in se stesso, sentirsi trattato diversamente/sentirsi compatito per la sua evidente situazione di salute, potrebbe deprimersi e tutto questo potrebbe anche influenzare la sua capacità di guarigione.
Affrontare una malattia come il cancro è già di per sè una esperienza devastante, ma affrontare anche nella società le conseguenze del cambiamento estetico della terapia, può essere un trauma così grande da sbriciolare ancora di più la fiducia in se stessi.


Tra le tante associazioni che si occupano di realizzare parrucche per i malati oncologici, la mia scelta è ricaduta sull'associazione TRICOSTARC con sede a Roma ed il suo Progetto Smile.

CHI è TRICOSTARC

Tricostarc è uno studio tricologico che si occupa di offrire soluzioni personalizzate a chi soffre di calvizie di derivazione dermatologica o oncologica.
Negli ultimi anni si è fortemente impegnata nel sociale per sostenere tutte quelle persone che non hanno possibilità economica e quindi possibilità di sostenere le spese tricologiche necessarie.
La Tricostarc lavora nella realizzazione di parrucche su misura insieme all'associazione A.T.R.I. ONLUS e alla Fondazione Prometeus ONLUS attraverso varie iniziative atte a sostenere il "diritto alla bellezza" di tutti.
Nel 2011 viene dato vita al Progetto Smile, ed è proprio a questo progetto che ho deciso di aderire attraverso la donazione dei miei capelli. 
Attraverso questo progetto, i pazienti che lo richiederanno, potranno avere la loro parrucca di capelli organici personalizzata (seguendo ciò che era la loro condizione tricologica prima della terapia) sostenendo solo i costi della lavorazione della parrucca (costi molto inferiori al prezzo medio di parrucche organiche e/o sintetiche e con fatturazione totalmente detraibile).
Un paziente oncologico spesso per poter acquistare una parrucca deve sostenere costi esorbitanti (spesso superiori ai 2000/3000 euro) in quanto tra le spese da sostenere vi è anche quella relativa all'acquisto della materia primaria (i capelli); Tricostarc grazie alle donazioni del Progetto smile riesce ad abbattere questi costi e garantire un servizio di qualità con la minima spesa. Le calotte che realizzano per l'ancoraggio del capello sono in materiale confortevole e di grande qualità, per garantire al malato di indossare la sua parrucca senza nessun fastidio.
Inoltre le parrucche sono progettate in maniera personalizzata, ossia che verranno rispettate tutte le caratteristiche che il paziente possedeva prima della perdita, così da creare meno trauma possibile con quello che sarà il rapporto con la nuova parrucca (quantità di capelli posseduti in precedenza, tipologia, spessore, colore, ecc).

QUALI SONO I REQUISITI PER DONARE I CAPELLI? QUALI SONO LE FASI DA RISPETTARE?

I requisiti che la Tricostarc richiede per la donazione dei capelli ai fini della realizzazione della parrucca sono:
  1. Una lunghezza minima di 28 centimetri, in quanto 2 centimetri saranno le lunghezze minime che si andranno a perdere nella fase di lavorazione e realizzazione della parrucca. Perciò, più lunghi saranno i capelli donati, maggiore sarà la possibilità che riescano ad utilizzarli nella realizzazione della parrucca.
  2. Non ci sono limitazioni in merito alla tipologia di capello (fino, spesso, tinto, mechato, schiarito, ecc..) ma è importante che: appartengano alla stessa donatrice, siano ben puliti e totalmente asciutti, privi di qualsiasi umidità che possa compromettere le condizioni finali del capello (i capelli non totalmente asciutti possono indurirsi, intrecciarsi, rovinarsi o peggio AMMUFFIRE e quindi essere del tutto INUTILIZZABILI)
  3. Le ciocche dovranno essere tutte ben fissate con un elastico e divise in piccole code.
Per quanto concerne le FASI da rispettare per la donazione al momento del taglio, ho deciso di mostrarvele tramite fotografie:


Questi erano i miei capelli PRIMA del taglio.
Siccome i capelli prima di esser donati devono essere perfettamente puliti, ho dapprima LAVATO i miei capelli, poi li ho fatti asciugare BENE dalla mia parrucchiera di fiducia con phon e piastra e li ho pettinati per verificare la totale assenza di umidità. Avessi deciso di rispettare la lunghezza minima di 28 centimetri, avrei adesso i capelli poco sotto le spalle...ma ho deciso di donare "qualcosina" in più.
Premetto che il colore dei miei capelli è TOTALMENTE naturale, quindi eventuali riflessi e/o schiariture sono frutto di un processo naturale; non li ho mai tinti nè trattati, mi sono solo negli anni limitata semplicemente a qualche impacco con maschere nutrienti o erbe come Amla, Methi, ecc.. che comunque non tingono ma esaltano i riflessi naturali (in questo caso i miei tendono dal cioccolato al rame/cenere a seconda della luce)


Questa è la SECONDA fase, quella relativa alla divisione delle ciocche. Nel sito sono specificati sei settori, ma io ho un capello molto folto e spesso, quindi le ciocche alla fine sono state non sei ma due in più (non avessi avuto la testa rasata da un lato ed al cozzetto probabilmente le ciocche sarebbero state 14/16). Per legare le ciocche ho semplicemente fornito alla mia parrucchiera degli elastici per treccine. Le ciocche sono state formate prima dividendo i capelli in settori con relativo fissaggio e poi un secondo elastico è stato fissato all'altezza scelta che avrebbe fatto da linea guida nella fase successiva, quella del taglio.


Ecco la TERZA fase, quella del taglio. Ricordate che il taglio avverrà poco sopra l'elastico fissato alla ciocca, quindi considerate sempre che questo passaggio toglierà qualche centimentro in più: in questo caso ho scelto di fissare l'elastico a 30 centimetri e non 28, quindi alla fine la ciocca di capelli che ho donato aveva una lunghezza complessiva di 32 centimetri c.ca


Ora i capelli sono pronti per essere donati!
Vi suggerisco, prima di chiuderli nella busta da spedire, di creare delle trecce morbide per evitare che si possano rovinare e chiuderle in una busta di carta (tipo quelle per il pane) in modo che non si crei della spiacevole condensa che possa compromettere il capello.
Ricordate di affiancare alla vostra donazione "UNO SMILE", ossia un biglietto con all'interno un messaggio di solidarietà per la persona che riceverà i vostri capelli.
Avete capito bene: Tricostarc dà la possibilità di creare un legame, uno scambio di solidarietà, tra donatore e ricevente.
Quando i vostri capelli verranno utilizzati per farne una parrucca, verrete informati tramite il contatto mail precedentemente rilasciato all'interno della busta (all'interno dello smile a vostra discrezione potrete lasciare non solo la mail ma anche il vostro numero di cellulare...quindi dovrete lasciare i vostri recapiti nello smile e su un biglietto esterno che conserverà la Tricostarc per avvisarvi).


IMPORTANTE DA SAPERE: Non sempre la mail di avviso arriva in tempi brevi, perchè le fasi di utilizzo dei capelli seguono dei passaggi ben precisi. Vista la quantità che perviene in media a donazione, è normale che solo la vostra non possa essere sufficiente a realizzare una parrucca, perciò cosa succede?
  • La busta può essere spedita o direttamente alla Tricostarc oppure alla Fondazione Prometeus, ma quelle spedite alla Prometeus faranno un "giro" più lungo perchè tutte le donazioni convergeranno infine presso la sede della Tricostarc
  • Appena la busta arriva in sede, dovreste tecnicamente venire avvisati della ricezione tramite mail. Da qua le tempistiche che seguiranno nella lavorazione del capello varieranno a seconda di diversi fattori. 
  • Ogni donazione verrà analizzata per vedere se le condizioni sono buone tali da poter essere utilizzate, dopodichè verranno catalogate per tipologia (colore, spessore, ecc..) ed archiviate.
  • La tempistica di archivio può durare mesi così come anni, dove il vostro capello donato sarà messo a disposizione per essere lavorato una volta che perverrà quella richiesta tale che corrisponderà alle caratteristiche della vostra donazione.
  • Tutti i capelli con caratteristiche identiche alla richiesta della personalizzazione della parrucca, verranno "unite" nella fase finale, ossia quella della realizzazione....l'unione fa la forza!
  • Ecco che il vostro capello riceve la richiesta che corrisponde alle sue caratteristiche e verrà finalmente utilizzato; verrà consegnato anche lo "smile" con i vostri dati ed il vostro messaggio al paziente insieme alla parrucca, che potrà ringraziarvi di avergli donato di nuovo il sorriso in questo percorso difficile.
Ahimè non esiste una età precisa dei pazienti che fanno richiesta delle parrucche: infatti molte volte a fare richiesta sono anche bambini e adolescenti ricoverati oncologici, non solo persone adulte.
Per facilitare questa bella iniziativa, esiste anche la Banca della Parrucca: si tratta di un progetto dove, chi possiede una parrucca sintetica o non che non utilizza più, può donarla spedendola alla Tricostarc che si premurerà di igienizzarla, sistemarla e rimetterla a disposizione di chiunque ne faccia richiesta. Questo progetto si espande anche nei vari ospedali (attualmente la responsabile del progetto Banca della Parrucca mi ha informato che seguono l'ospedale San Giovanni di Roma) in sostegno dei pazienti oncologici. Le parrucche all'interno della Banca sono in comodato d'uso con unico vincolo di restituirle alla fine del loro percorso, per poter essere di nuovo igienizzate e rimesse a disposizione.



Mi sono innamorata di questa iniziativa...e voi?!? Donerete i vostri capelli dopo aver letto questo articolo...?!?
Spero scegliate anche voi la Tricostarc e sosteniate il suo progetto.

2 commenti:

  1. Salve ,io ho tagliato i capelli corti tre anni fa,dopo poco ho letto di questo progetto ed ho deciso di allungarli per donarli ,ma sul sito tricostarc ,parlano di lunghezza minima di 40 cm .e se non erro 25 cm solo se capelli bianchi

    RispondiElimina
  2. La tricostarc specifica che i capelli devono essere un minimo di 40 cm. Se sono di meno non se ne fanno nulla .

    RispondiElimina

Se hai apprezzato questo post, se hai consigli su come migliorare o vuoi comunicare con noi, lascia un commento qui.