BLUE JAY
Non ho trovato nulla su wikipedia ma vi riporto quello che scrive Mymovies.it
Un uomo e una donna fanno ritorno nella cittadina d'origine, si incontrano e ricordano insieme la loro relazione del passato. Regia di Alexandre Lehmann. Un film con Mark Duplass, Clu Gulager, Sarah Paulson. Genere Drammatico - USA, 2016, durata 85 minuti.
CONSIDERAZIONI PERSONALI
Per quel che mi riguarda posso dire che il film in se per se è bellissimo anche se, in equilibro tra la cesta immaginaria dei film che amo a la cesta immaginaria dei film che appartengono a quel periodo in cui, per farmi accettare frequentavo i cinema d'Essai in Romagna e discutevo con perfetti idioti sulle trame di film orrendi che trasmettevano, quei cinema con le poltrone impolverate. Gli stessi cinema che stavano in piedi con l'opera dello spirito santo. Però questo film mi ha lasciato molto dentro. Seppur il dialogo tra i due protagonisti diventava un po' monotono e noioso, alla fine non mi è dispiaciuto. Stiamo comunque parlando di 85 minuti di dialogo tra due persone e se ci pensate il tutto diventa davvero pesante da ingoiare. L'idea del bianco e nero, quasi a rimarcare il passato dei due protagonisti, non è stata una scelta del tutto sbagliata. Ha dato quel quid che tanto amo. Lei bellissima, lui un perfetto sfigato con le camicie di flanella in perfetto stile boscaiolo da "mi faccio ancora vestire da mia madre". Quelle coppie perfette. Per tutto il film, mi sono chiesta il perché questi due, seppur davvero molto complici, alla fine si sono persi di vista. Solo il finale, per niente scontato mi ha dato le risposte che cercavo. Ciò che non traspare dalla coppia è il dolore di un trauma subito, delle parole non dette, delle azioni non fatte e di una lettera mai mandata che avrebbe cambiato forse il finale della storia. O forse no! Il famoso "sliding doors" che lascia il posto a "ciò che poteva essere". Il film a me ha fatto pensare che la minestra riscaldata non va mai bene. Ciò che si rompe, si butta. Mi ha fatto capire che gli anni passano e non ha senso stare lì a cercare di dare risposte, a domande tipo "perché le persone vanno via?". Il finale mi ha fatto capire che bisogna lasciare andar via le persone che decidono di andar via e che non bisogna aspettare alla finestra qualcuno che ha scelto spontaneamente di andare. Non è vero che "certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano". Quando una persona sparisce, non torna e se torna, non ha senso manco stare lì a far finta di niente. Non esitate. Sputate loro la verità con la stessa violenza di un pugno ai denti. Chi va via, deve avere il coraggio di farlo per sempre. Se la vita decide, come nel film che deve farvi rincontrare, in un supermercato, date un calcio anche alla vita. Non vi sta dando una seconda possibilità, ma vi sta dando la mazzata finale. Fidatevi, la minestra riscaldata fa schifo. Non parlo solo di amore. Anzi io non parlo proprio di amore. Parlo di amicizia. L'errore che spesso facciamo è dare seconde possibilità a gente che merita solo calci in culo. Io sono la maestra delle seconde e terze possibilità. Tutte le volte mi hanno ferita una seconda e anche una terza volta. Ma la colpa è mia. Concedendo una seconda possibilità ho permesso loro di darmi quella coltellata che non mi ha ucciso la prima volta. E ben mi sta! Alt, avevo promesso di non parlare di me nel blog quindi torniamo al film. Di parere diverso è Giorgia. Dopo aver visto il film mi scrive:
Sarà che qualche anno fa mi accusò di essere troppo razionale, ma forse ha ragione lei!!!
Pop Corn per tutti. Sonia
Questo film mi ha fatto capire che la vita è imprevedibile e che certi legami restano anche se la vita ti porta altrove. Mutano. Si evolvono ma restano. In fondo il loro rapporto finì per una motivazione molto particolare
Sarà che qualche anno fa mi accusò di essere troppo razionale, ma forse ha ragione lei!!!
Pop Corn per tutti. Sonia
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